Sonno, i segreti per riposare davvero
La pandemia da Covid-19 ha intaccato molteplici aspetti della nostra vita, anche il sonno già messo a dura prova dai moderni ritmi di vita e dallo stress che caratterizza l'epoca contemporanea e che porta molter persone a soffrire di insonnia. La SIMSO, Società Italiana di Medicina del Sonno Odontoiatrica ha promosso una campagna di sensibilizzazione su questo tema, offrendo alcuni consigli - che qui riportiamo - su come prendersi cura del proprio sonno, un tempo che mediamente interessa circa un terzo dell'esistenza di un individuo, e che ne condiziona la salute nonché la qualità della vita.
Quanto dormire per sentirsi riposati
Un uomo adulto ha bisogno mediamente di 8 ore di sonno al giorno, ma non è così per tutti. Per sentirsi riposati, ai cosiddetti brevi dormitori infatti possono bastare 6 ore per notte, mentre i lunghi dormitori ne hanno bisogno anche di 10 per notte. Poi ci sono i casi eccezionali, ma non rari, di cui siamo venuti a conoscenza anche attraverso la storia. Leonardo da Vinci era solito fare brevi riposini di 20 minuti ogni 4 ore, giorno e notte; Thomas Edison non dormiva mai più di 3-4 ore per notte, più o meno come Margaret Thatcher che non superava le 4 ore di sonno. Sono esempi di ipnotipo, termine con il quale si indica la quantità di sonno di cui ciascun individuo ha bisogno per sentirsi rigenerato, e che è bene conoscere perché dormire poco o troppo può diventare un problema per il giorno, ma anche per la salute.
L'addormentamento, un rituale da curare nei piccoli dettagli
Il consiglio vale per tutti, ma in modo particolare per chi fatica a prender sonno. L'addormentamento è un momento molto delicato che andrebbe adeguatamente preparato, proprio come fanno gli animali che mettono in atto veri e propri rituali. Gli scimpanzé, per esempio, per dormire ogni notte creano tra i rami degli alberi un nuovo giaciglio, le cavie si puliscono con grande cura, mentre gli elefanti vanno alla ricerca di un contatto fisico con i propri simili prima di addormentarsi.
Per prender sonno senza problemi è bene costruirsi un rituale, secondo la propria inclinazione: per esempio può essere efficace preparasi una bevanda calda non eccitante, oppure fare un bagno caldo, leggere qualche pagina di un libro o ascoltare della musica rilassante.
Il "pisolino", un alleato del buon sonno
Se si ha la possibilità di farlo e non si eccede nei tempi, dormire 15-20 minuti massimo dopo pranzo può essere molto rigenerante per il corpo. Se poi lo si fa dopo aver bevuto un caffè, gli effetti benefici sono ancora maggiori, perché chiudere gli occhi dopo un caffè esalta gli effetti energizzanti di questa bevanda che durante il giorno va però assunta con moderazione per evitare, una volta a letto, la notte, di restare con gli occhi sbarrati a guardare il soffitto e vanificare il senso di qualsiasi rituale per l'addormentamento.