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Osas, il miglior approccio è quello multidisciplinare

Per la cura dell'Osas, la Sindrome delle apnee ostruttive del sonno, il miglior approccio è quello multidisciplinare. A dirlo è Carla Castellani, Medico Chirurgo e Otorinolaringoiatra, tra i relatori del Corso di formazione per medici e odontoiatri che si è tenuto presso la nostra struttura il 15 febbraio 2020.

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Coronavirus, ancor più attenti alla sicurezza dei nostri pazienti

Poliambulatorio Belvedere di Cornate d'Adda fa fronte all'emergenza Coronavirus, con un particolare protocollo di prevenzione elaborato dalla Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia. Si tratta di una serie di misure atte a prevenire la diffusione del Coronavirus Covid-19 negli studi medici e odontoiatrici, in linea con le disposizioni emanate dal Ministero della Salute in questo momento di grave emergenza sanitaria per il nostro Paese.

 

Come funziona il triage telefonico

rima di accedere al Poliambulatorio Belvedere, i pazienti sono invitati a sottoporsi al triage telefonico: si tratta di una breve ma puntuale intervista fatta al telefono il giorno prima dell'appuntamento, attraverso la quale un operatore accerta lo stato di salute generale del paziente e il grado di rischio a cui potrebbe essersi esposto negli ultimi 14 giorni, il tempo massimo di incubazione di Covid-19, il virus responsabile della pandemia che si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo. Per questa ragione al paziente è richiesto sincerità e senso di responsabilità per la tutela della sua salute, ma a anche di quella degli operatori sanitari e delle persone che accedono al Poliambulatorio e che hanno il diritto di lavorare ed essere curati in un luogo sicuro.

 

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Celebriamo degnamente la Giornata mondiale del sonno

Al tempo del Coronavirus, è difficile, quasi inopportuno parlare d'altro, ma non oggi, 13 marzo 2020, Giornata mondiale del sonno. C'è infatti un'altra epidemia oltre a quella causata dal virus Covid-19, divenuta ormai pandemia, che dovrebbe metterci in allerta. Si chiama Osas, è la Sindrome delle apnee ostruttive del sonno, una patologia che se non curata può avere gravi conseguenze, a volte anche letali.

I numeri dell'Osas

Si stima che in Italia ne soffra il 12% della popolazione: la Sindrome delle apnee ostruttive del sonno ha un'incidenza doppia nel sesso maschile e una frequenza in crescita con l'età, con un picco tra 50 e 70 anni, e con percentuali più elevate nelle categorie a rischio, cioè nei pazienti in sovrappeso, cardiopatici-ipertesi e bronco-pneumopatici cronici.

"Non sottovalutate questa patologia", l'appello dell'esperta

Come celebrare dunque degnamente la Giornata mondiale del sonno? lo suggerisce Mariangela De Vecchi, medico-chirurgo, ortodontista e gnatologa, che sembra voler lanciare un appello ai cittadini. "Non sottovalutate gli effetti sulla salute della Sindrome delle apnee ostruttive del sonno", spiega De Vecchi in questa intervista realizzata presso il Poliambulatorio Belvedere di Cornate d'Adda, dove collabora e dove lo scorso 15 febbraio 2020 ha preso parte come docente a un corso di formazione per medici e odontoiatri sull'Osas, uno dei disturbi più gravi del sonno.

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Osas, breath day, già al lavoro per la prossima edizione

Sabato 15 febbraio 2020, presso il Poliambulatorio Belvedere di Cornate d’Adda, si è svolto un interessante corso su un argomento di scottante attualità: il trattamento del russamento e delle apnee ostruttive del sonno. Data l’importanza dell’argomento e del programma che prevedeva prove pratiche ed interventi laser in diretta sul paziente, il Ministero dell’Istruzione ha accreditato l’evento con ben 10,7 crediti ECM per tutta la giornata. Il corso era a numero chiuso (25 posti) e ha richiamato Colleghi da varie regioni d’Italia (Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Trentino Alto Adige) e un partecipante dalla Svizzera (Canton Ticino).

I relatori (la dottoressa Carla Castellani Otorinolaringoiatra, il professor Rolando Crippa - Chirurgo Maxillo-facciale e la dottoressa Mariangela De Vecchi, Medico Chirurgo-Odontoiatra, Ortodontista e Gnatologa) si sono alternati nell’affrontare temi riguardanti l’epidemiologia, le cause, l’iter diagnostico e le soluzioni terapeutiche di questa patologia. A fronte delle classiche terapie per la cura delle apnee ostruttive del sonno, e` stata illustrata l’originale metodica che prevede l’uso del laser per il trattamento dei tessuti molli del cavo orale. Attraverso un effetto fototermico il laser incrementa il sostegno dei tessuti molli e diventa un ausilio importante da affiancare alle terapie classiche con avanzatori mandibolari (MAD) e C-PAP.

 

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La sindrome delle apnee ostruttive del sonno ha i giorni contati

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno, nota anche con l'acronimo inglese Osas (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), è una patologia che in Italia, secondo le stime, colpisce - in forma più o meno grave - all'incirca 12 milioni di persone. Solo il 17% di questa ampia porzione di popolazione però si sottopone a cure adeguate, una percentuale molto bassa, soprattutto se rapportata ad altre realtà europee, come la Francia, per esempio, dove a curarsi è l'88% dei malati, ma anche Germania e Spagna, dove la percentuale di chi si sottopone a cure adatte a questo disturbo è rispettivamente dell'85% e del 71%.

Rischi per la salute e guai per chi non si cura

in Italia, una norma abbastanza recente, il Decreto legge del 22 dicembre 2015, che recepisce la Direttiva Europea 2014/85/UE del 1° luglio 2014 relativa alle nuove norme per il rilascio della patente di guida, ha introdotto l'obbligo di cura per i titolari di patenti di guida affetti da questo disturbo, pena la sospensione del permesso di guida.

Tuttavia, il vero problema è per chi non sa di essere affetto da questa patologia, cioè la maggior parte delle persone realmente colpite da Osas. Dormire male a causa dei frequenti risvegli provocati dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno può infatti produrre sonnolenza diurna, minor capacità di concentrazione e rischi per chi guida un veicolo a motore o utilizza macchinari pericolosi: un colpo di sonno o anche solo una distrazione in alcuni casi può essere fatale. Per non parlare dei danni che le apnee del sonno, a lungo andare, possono causare al cervello e al sistema cardio-circolatorio: l'Osas quadruplica la probabilità di ictus e raddoppia quella di ipertensione, diabete e aritmie.

 

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